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Base scout don Paolo Ruta Scoperta una lapide in memoria di p. Paolo Ruta nella sua base di Bibbinello
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Anche se non ce ne siamo accorti, perché in tutt’altre faccende affaccendati, è passato più di un anno dalla nascita al Cielo di don Paolo Ruta, l’indimenticabile assistente regionale del MASCI, uomo semplice e di grande bontà, che sapeva trasmettere ed infondere amore e comprensione, che nutriva rispetto e ammirazione per le cose, che sapeva ritrovare in ogni angolo della natura la presenza di Dio.
Il tempo passato non ha fatto cadere tutto nell’oblio, semmai ha addolcito i ricordi su padre Paolo che ha saputo vivere buona parte della sua esistenza in totale e pieno contatto con la natura, vivendola pienamente in tutte e tre le parti della sua umanità: quella di uomo comune, di sacerdote di montagna e, per ultimo, ma non meno importante, quella di scout.
Questa consapevolezza, questa convinzione, questo ricordo, hanno portato gli adulti scout siciliani del MASCI a dedicargli una lapide ad imperitura memoria di quell’uomo che con la sua cultura e la sua spontaneità aveva saputo forgiare generazioni di giovani scout ma anche uno stuolo di adulti scout che si erano sentiti attratti dalla sua fede e dalla sua affabilità.
Domenica 7 Ottobre 2012 il MASCI Sicilia a Bibbinello, in quel di Palazzolo Acreide, dopo la S. Messa al campo, celebrata da don Ottavio Ruta, proprio la dove Paolo aveva profuso tutte le sue energie, cullati dal mormorio del ruscello che scorreva vicino ai nostri piedi e lo stormire delle fronde che si erano unite alle nostre preghiere per farci sentire un tutt’uno con la natura incantata che ci circondava a lode del nostro Creatore, è stata scoperta, benedetta da don Ottavio, una lapide in ricordo di don Paolo.
Carmelo Maiorca della Comunità di Siracusa, custode operoso della base, ha voluto illustrare i motivi di questa lapide. Dalle sue parole traiamo il sentimento di gratitudine ed affetto degli scout verso don Paolo. Parole che raggiungono il cuore e che sono state condivise da tutti i presenti appartenenti a diverse Comunità della Sicilia: Acireale, Avola, Carlentini, Gravina, Lentini, Modica 1, Modica 2, Palermo Riposto, Scicli e Siracusa. Carmelo dopo avere ricordato le scelta non casuale dell’UNESCO sul Val di Noto, punta dritto al ricordo di don Paolo: “Se oggi, abbiamo la possibilità di vivere, in un luogo, direi quasi magico, impregnato di quella magia silente, che solo un orecchio o un occhio bene allenato, può percepire, dobbiamo ringraziare il signore che l’ha donato a noi sue misere creature, ma più di tutti dobbiamo dire un grazie di vero cuore a don Paolo che è riuscito a tutelare ed a salvaguardare una parte anche se apparentemente piccola di creato, affinché noi scout e altri potessimo godere della magia spirituale aleggiante di questo luogo”.
La giornata del Creato poteva dirsi conclusa. Ma gli adulti scout avevano preso un impegno: la partecipazione all’incontro nazionale che si terrà a Salerno dal 19 al 21 Ottobre. Ed allora subito a provare, all’ombra delle fronde di noci secolari e con il sottofondo musicale del gorgoglio dell’acqua che scorreva nel vicino ruscello, il nostro intervento a Salerno: la “filastrocca del cantastorie” della Comunità di Acireale, parole e musica di Nino Leotta; la cantata “S. Giorgio cavaliere” della Comunità di Riposto, parole di Pippo Lo Cicero, musica di Orazio Strano; il “duetto sulla Sicilia” della Comunità di Porto Empedocle, testi di Ficarra e Picone adattati per l’occasione da Enzo Baldacchino.
Non eravamo degli attori, e non lo diventeremo mai, ma rileggendo le parole dei tre testi viene fuori lo spaccato della società attuale, con tanti pregi ma con tanti difetti che, da scout, tentiamo di eliminare ingaggiando una lotta che va oltre ogni ragionevole limite: “lasciate il mondo migliore di come l’avete trovato” disse Baden Powell, fondatore dello scautismo.
Pippo Sorrentino
Incaricato stampa MASCI Sicilia
